Argo Tractors investe sull’innovazione con il nuovo centro Ricerca & Sviluppo

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Argo Tractors ha recentemente messo a segno una serie di iniziative strategiche grazie alle quali sia la progettazione che la produzione di tutti i trattori Landini, McCormick e Valpadana resterà concentrata tra Fabbrico, Luzzara e San Martino in Rio, nel cuore della ‘Motor Valley’ emiliana, in barba alle spregiudicate dinamiche di delocalizzazione.

Negli ultimi tre anni, il Gruppo capitanato dalla famiglia Morra ha investito circa il 5,5 per cento del proprio fatturato in R&S e nel 2016 ha inaugurato una modernissima struttura di 3.000 metri quadrati dedicata a questo scopo presso il polo principale di Fabbrico. In essa si distinguono tre diversi settori.

La prima area deputata alla realizzazione dei nuovi prototipi è opportunamente attrezzata con dispositivi di sollevamento e postazioni di lavoro con interfacce connesse. La seconda area è allestita con macchine utensili di piccole dimensioni, in grado di rendere il lavoro degli ingegneri più snello ed efficace nel traguardare le tempistiche dettate dal mercato. La terza area, nella quale risiede l’investimento più pregiato in termini di tecnologia, è a sua volta suddivisa in tre banchi prova: due per propulsori da 50 a 350 cavalli, con impianti d’areazione controllata e sistemi automatici di acquisizione e post-elaborazione dati, più una sala dedicata alle trasmissioni in cui simulare i cicli di vita del trattore su campo tramite motori elettrici parametrizzati.

Il Progetto Kaizen

 

Tassello fondamentale nell’evoluzione del reparto di Ricerca & Sviluppo è stato l’investimento in risorse umane qualificate, concretizzato in armonia con la filosofia Kaizen che vede appunto l’uomo quale fattore strategico di crescita. Dei circa 1.650 dipendenti in forza al Gruppo, oltre 100 lavorano in R&S tra cui professionisti con competenze di alto livello nell’universo della meccatronica applicata.

La continua implementazione del metodo Kaizen (partito nel 2013) ha permesso ad Argo Tractors di ottenere miglioramenti a doppia cifra sia in termini di produttività che di qualità del prodotto finito, oltre ad avere ridotto del 15-20 per cento i tempi di assemblaggio. Tutto questo ha portato benefici anche sotto l’aspetto finanziario con miglioramenti nella gestione delle scorte, riducendo gli sprechi ed estendendo la razionalizzazione anche all’offerta delle opzioni.

Nell’ambito dell’applicazione del metodo Kaizen sono stati inoltre introdotti i cosiddetti ‘Gates di delibera’, ossia punti di controllo collocati lungo le linee di montaggio dei trattori, che permettono di bloccare e risolvere sul nascere eventuali problemi. In un’area definita ‘Kaizen Point’ ogni giorno si riuniscono i principali attori delle linee di produzione per raccogliere e analizzare tutti gli elementi di miglioramento, sia quelli segnalati nei Gates che quelli emersi dai test in campo.

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